dice Paolo Caredda. Non letteralmente. Ma nella pasticceria dei genitori a Ischia, dove è cresciuto con tre fratelli e sette sorelle, il mondo della dolce seduzione lo affascinava già quando era poco più di un bambino. Già da adolescente fu mandato in Svizzera per imparare il mestiere. L’arte culinaria dell’isola di Ischia è ispirata a quella di Napoli, il cui passato multiculturale, proprio come in Sicilia che è la roccaforte dei Cannoli e del marzapane, trova espressione in dessert divini.

«Ho avuto la fortuna di conoscere la crème della crème del mondo della pasticceria», afferma Paolo. Da giovane conobbe Willi Pfund, un decoratore della Sprüngli, che gestiva anche la prima scuola di decorazione con lo zucchero a Zurigo. Inoltre conobbe in Ewald Notter il miglior chocolatier dell’epoca, che anch’esso gestiva una scuola alla Josefstrasse di Zurigo. Conobbe anche Fredi Eggenschwiler, un’icona tra i pasticceri in Svizzera. Paolo imparò da tutti loro.

Quando nel 1998 senza aver fatto pubblicità aprì il suo negozio erano presenti meno di dieci persone. Paolo dice che il boom iniziò solo un anno più tardi ma poi fu come un motore che non si arrestava mai. Egli stesso lavora ancora oggi sette giorni su sette per dodici ore al giorno nella pasticceria.

Paolo prepara le sue specialità napoletane e siciliane secondo le sue ricette, che non tiene segrete. Permette a ogni apprendista di annotarle ma non di chiederle in seguito. Paolo dice «Anche se ognuno utilizza la stessa ricetta poi prepara ugualmente i pasticcini seguendo il proprio stile.»,

Questo angolo d’Italia è molto apprezzato a Zurigo. Paolo è contento quando la gente considera i suoi pasticcini i migliori fuori dall’Italia.